- 27 Giugno 2015
- Postato da: consulentilavoromessina
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Mattinata di chiusura quella di sabato 27 giugno che ha visto avvicendarsi sul palco del Massimo i Ministri Angelino Alfano e Andrea Orlando il Segretario della Lega Salvini, Il sindaco di Palermo Leoluca Orlando il Vice Presidente Camera dei Deputati Luigi Di Maio.
Si sono chiusi oggi i lavori del 6° Festival del lavoro, la tre giorni dedicata al capitale umano svoltasi a Palermo e organizzata dai Consulenti del lavoro. Tre giorni di dibattiti, confronti ed interviste con i protagonisti della politica, della cultura, delle istituzioni ed esperti di lavoro.
Marina Calderone nel chiudere i lavori afferma che il compito del Festival del Lavoro è di mettere in relazione i territori e valorizzarne le positività affrontando i problemi li dove sono più pressanti ed è l'occasione per riunire le riflessioni tecniche con la nostra sensibilità sociale.
Sul tema immigrazione posizioni contrapposte quelle del Sindaco di Palermo Leoluca Orlando, che propone tout-court l'abolizione del permesso di soggiorno identificando la migrazione non come sofferenza ma come diritto alla mobilità mondiale, e quelle di Matteo Salvini Segretario Generale Lega Nord , in collegamento video, che invece sostiene la necessità di regole certe per non cadere nell'anarchia. Migrare può essere un diritto, ma bisogna far rispettare le regole, per Salvini infatti chi scappa dalla guerra va certamente accolto mentre i clandestini vanno rimpatriati. In chiusura ha aggiunto che occorre anche arginare il fenomeno nei paesi d'origine aiutando sul territorio lo sviluppo.
Il Ministro dell'Interno Angelino Alfano, che ha mandato un contributo video, si è detto parzialmente soddisfatto dell'apertura dell'Europa nella distribuzione dei migranti che di fatto apre una seppur piccola breccia negli accordi di Dublino. Il Ministro ritiene che sia doveroso accogliere i profughi mentre chi non ha diritto a restare in Italia deve essere rimpatriato. Sul fronte estero, puntualizza Alfano, occorre stabilizzare la Libia da dove proviene il 92% degli sbarchi.
Illuminante la visione degli scenari europei di Vincenzo Scotti che in passato ha ricoperto fra l'altro anche il ruolo di Ministro dell'Interno. L'immigrazione va gestita con le regole non semplicemente aprendo le frontiere a tutti. Poi, portando ad esempio quanto fatto nel 91 quando era Ministro dell'Interno, sostiene che il problema si risolve concordando le azioni con i paesi di provenienza mentre oggi stiamo pagando gli errori di politica estera del passato. Lo scenario è mutato quindi, per Scotti, bisogna assumersi le responsabilità ed avere il coraggio di cambiare gli accordi radicalmente. Una iniezione di fiducia, certamente utile, viene dall'invito di Scotti a non considerare l'Italia un paese in declino ma semplicemente tarpata da una situazione di liberismo diffuso.
Il Ministro Orlando interloquendo con la Presidente Marina Calderone ha ribadito l'importanza della sussidiarietà e della qualità degli Ordini Professionali per aiutare il Paese ad attuare le riforme. Dobbiamo dire basta allo stereotipo del corporativismo che c'è intorno alle Professioni , a tal proposito ha ribadito che in Europa gli ordini professionali sono stati apprezzati come modello di efficienza perché garantiscono qualità e deontologia. Ha chiuso il suo intervento ricordando come il concetto di legalità che coincide con lo sviluppo e la ripresa economica deve guardare anche agli investimenti pubblici , e quindi il rigore e l'austerità da soli non ci faranno uscire dalla crisi.
Il Vice presidente della Camera dei Deputati, Luigi Di Maio, ha annunciato che a fine giugno saranno circa 5000 le imprese che hanno avuto accesso al microcredito, una misura concreta di aiuto alle imprese realizzata anche grazie all'aiuto dei Consulenti del Lavoro.
Sulla sicurezza, alla luce dei recenti attacchi terroristici, ha sostenuto che per prima cosa è indispensabile gestire gli arrivi non chiedendo la carità alla UE, ma modificando il regolamento di Dublino, che ancora oggi obbliga l’Italia a sobbarcarsi tutti quelli che mettono piede nel nostro territorio. Le altre priorità in tema di sicurezza per Di Maio sono tenere conto che con la vendita di armi si finanziano le cellule terroristiche ma anche difendere meglio frontiere e gli obiettivi sensibili implementando l'organico di polizia e carabinieri ed arricchendo la nostra intelligence.
Per Filippo Taddei responsabile economico del Pd lo sguardo dato al governo del paese è stato di ampio respiro. Le problematiche che investono l'Italia sono molto complesse quindi si è cercato di ridare slancio al mercato del lavoro riducendo l'irap, investendo e puntando sulle politiche attive che coinvolgano il lavoratore, e per la prima volta dal 2011 sono aumentati i posti a a tempo pieno rispetto al tempo determinato, certo c'è ancora tanto da fare ma l'importante è agire e noi abbiamo messo in campo risorse e provvedimenti che aiuteranno a far ripartire il Paese.