- 23 Maggio 2013
- Postato da: consulentilavoromessina
- Categoria: Archivio, Senza categoria
Proposte e suggerimenti dalla base al CNO su praticantato, formazione continua, società; professionali, codice deontologico e nuovi parametri per ridefinire la professione del futuro.
Il 24 e il 25 maggio si è svolto il confronto sul futuro della categoria
Il 24 e 25 maggio, presso lo Spazio Roma Eventi di Piazza di Spagna, si è svolta l'importante assemblea nazionale organizzata dal Consiglio Nazionale dell'Ordine che ha visto la massiccia partecipazione dei dirigenti provinciali provenienti da tutta Italia.
Il consueto incontro tra dirigenti nazionali e territoriali, che si ripete più volte l'anno, ha raggiunto anche questa volta l'obiettivo: tenere la base costantemente aggiornata sulle attività e sulle prospettive future della categoria ed ascoltarne le proposte e i suggerimenti con pieno coinvolgimento nelle scelte da adottare. E il miglior modo per condividere le scelte è partecipare ai momenti in cui vengono effettuate, partecipando costruttivamente al dibattito.
Questa volta i temi sono stati particolarmente importanti, frutto dell'onda lunga dei provvedimenti riguardanti la riforma delle professioni avviata nel 2011 e i cui provvedimenti attuativi saranno in discussione in questi due giorni.
Al centro del dibattito c'erano infatti, i regolamenti sul praticantato e sulla formazione continua a seguito delle previsioni contenute nel DPR 137/2012; le società professionali, a seguito dell'entrata in vigore il 22 aprile scorso, dell'apposito regolamento; le proposte di modifica al codice deontologico. Largo spazio è stato concesso anche alla discussione sui parametri dopo l'entrata in vigore il 22 maggio scorso del decreto ministeriale n. 46 del 21 febbraio 2013.
Un obiettivo al quale si era lavorato fortemente per tempo, arrivato solo nel mese di maggio 2013 per via dei necessari adempimenti derivanti dalla doppia vigilanza sulla professione di consulente del lavoro da parte dei ministeri della giustizia e del lavoro.
Si tratta di modifiche che incideranno profondamente sull'ordinamento dando una configurazione ancor più moderna, adatta alle realtà e alle condizioni di mercato in cui gli iscritti si trovano ad operare.
Le conclusioni della Presidente Calderone
Momenti di ascolto e riflessione sulle sollecitazioni della base: “In questa due giorni abbiamo cercato di raccontare come con delle norme possiamo scrivere il nostro futuro .”
Siamo ad un bivio: passato glorioso, ma definito da una parte e futuro da costruire dall'altra. Mettere a confronto la conservazione con l'innovazione; questa è la sfida che lancia la Presidente Calderone nel suo intervento di chiusura dell'Assemblea dei Consigli Provinciali.
Far crescere la cultura della formazione interiorizzando il concetto legato ad una responsabile attività già a partire dal momento in cui “la piantina sta crescendo”. Con un chiaro riferimento ai giovani la Presidente sollecita i Consigli Provinciali a porre la massima attenzione nella gestione del praticantato.
“Mettere assieme le diverse abilità e competenze di tutti i Consulenti del Lavoro, di cui il Consiglio Nazionale da me guidato si considera un gruppo di privilegiati, è l'unico modo per costruire un futuro migliore da lasciare ai nostri figli. ” Con queste parole Marina Calderone chiede, all'Assemblea, una riqualificazione del mondo professionale che non debba continuare a difendersi da presunti liberatori che di fatto vogliono fare solo shopping nelle nostro mercato.
“Lavorare tenendo legati sempre la mente e il cuore, lasciando pregiudizi e personalismi da parte, è quello che ci fa pensare di avere tante altre pagine importanti da scrivere, con entusiasmo e serietà” ha concluso la Presidente.
Il 24 e 25 maggio, presso lo Spazio Roma Eventi di Piazza di Spagna, si è svolta l'importante assemblea nazionale organizzata dal Consiglio Nazionale dell'Ordine che ha visto la massiccia partecipazione dei dirigenti provinciali provenienti da tutta Italia.
Il consueto incontro tra dirigenti nazionali e territoriali, che si ripete più volte l'anno, ha raggiunto anche questa volta l'obiettivo: tenere la base costantemente aggiornata sulle attività e sulle prospettive future della categoria ed ascoltarne le proposte e i suggerimenti con pieno coinvolgimento nelle scelte da adottare. E il miglior modo per condividere le scelte è partecipare ai momenti in cui vengono effettuate, partecipando costruttivamente al dibattito.
Questa volta i temi sono stati particolarmente importanti, frutto dell'onda lunga dei provvedimenti riguardanti la riforma delle professioni avviata nel 2011 e i cui provvedimenti attuativi saranno in discussione in questi due giorni.
Al centro del dibattito c'erano infatti, i regolamenti sul praticantato e sulla formazione continua a seguito delle previsioni contenute nel DPR 137/2012; le società professionali, a seguito dell'entrata in vigore il 22 aprile scorso, dell'apposito regolamento; le proposte di modifica al codice deontologico. Largo spazio è stato concesso anche alla discussione sui parametri dopo l'entrata in vigore il 22 maggio scorso del decreto ministeriale n. 46 del 21 febbraio 2013.
Un obiettivo al quale si era lavorato fortemente per tempo, arrivato solo nel mese di maggio 2013 per via dei necessari adempimenti derivanti dalla doppia vigilanza sulla professione di consulente del lavoro da parte dei ministeri della giustizia e del lavoro.
Si tratta di modifiche che incideranno profondamente sull'ordinamento dando una configurazione ancor più moderna, adatta alle realtà e alle condizioni di mercato in cui gli iscritti si trovano ad operare.
Siamo ad un bivio: passato glorioso, ma definito da una parte e futuro da costruire dall'altra. Mettere a confronto la conservazione con l'innovazione; questa è la sfida che lancia la Presidente Calderone nel suo intervento di chiusura dell'Assemblea dei Consigli Provinciali.
Far crescere la cultura della formazione interiorizzando il concetto legato ad una responsabile attività già a partire dal momento in cui “la piantina sta crescendo”. Con un chiaro riferimento ai giovani la Presidente sollecita i Consigli Provinciali a porre la massima attenzione nella gestione del praticantato.
“Mettere assieme le diverse abilità e competenze di tutti i Consulenti del Lavoro, di cui il Consiglio Nazionale da me guidato si considera un gruppo di privilegiati, è l'unico modo per costruire un futuro migliore da lasciare ai nostri figli. ” Con queste parole Marina Calderone chiede, all'Assemblea, una riqualificazione del mondo professionale che non debba continuare a difendersi da presunti liberatori che di fatto vogliono fare solo shopping nelle nostro mercato.
“Lavorare tenendo legati sempre la mente e il cuore, lasciando pregiudizi e personalismi da parte, è quello che ci fa pensare di avere tante altre pagine importanti da scrivere, con entusiasmo e serietà” ha concluso la Presidente.