ASSEMBLEA DEI CONSIGLI PROVINCIALI: DELEGAZIONE MESSINESE PARTECIPA AI LAVORI

Regolamento Consigli di disciplina e Formazione continua discussi dall’Assemblea dei CPO del 29 e 30.11 a Roma alla presenza di oltre 600 rappresentanti degli ordini di tutt’Italia.

 
Un'assise importante che è stata aperta dal presidente del Consiglio Nazionale Marina Calderone e dal Ministro delle Lavoro e delle Politiche Sociali prof. Enrico Giovannini e che ha registrato gli interventi del sen. Maurizio Sacconi e dell'On. Cesare Damiano, rispettivamente presidenti della Commissione Lavoro del Senato e della Camera.
L'evento fa parte del consolidato approccio, avviato da alcuni anni dal Consiglio nazionale, di coinvolgere la base nell'affrontare, discutere e determinare le scelte di categoria.
Una concertazione, dunque, che ha contribuito ad ottenere i grandi risultati che finora i consulenti del lavoro hanno raggiunto e che vedono la professione protagonista nel campo del lavoro in particolare, e proiettata verso nuovi scenari professionali.
Una professione che affianca sempre più imprese e pubblica amministrazione per affrontare le problematiche quotidiane.
Un'attività sussidiaria per lo Stato per contribuire alla crescita del nostro Paese ed una consulenziale per consentire alle imprese, ma anche a lavoratori e contribuenti, di assumere delle scelte consapevoli e provenienti da soggetti che offrono precise garanzie professioni e morali.
Con la stesura dei regolamenti sui Consigli di disciplina e Formazione, al centro del dibattito dell'Assemblea, continua il recepimento di quanto previsto dalle norme in materia di riforma degli ordini professionali contenute nel D.L.138/2011, convertito dalla legge 148/2011 e dal relativo D.P.R. 137/2012.
Ricordiamo, infatti, che tali provvedimenti hanno profondamente riscritto le regole per l'esercizio delle attività professionali costituzionalmente riconosciute e la cui disciplina è regolata da una legge dello Stato e sono quindi costituite in ordini e collegi.
Regole per la verità che non hanno trovato impreparati i professionisti e, soprattutto, i consulenti del lavoro.
La disciplina relativa all'attività professionale già prevedeva, infatti, diverse disposizioni contenute nei provvedimenti del 2011 e 2012.
Si è co reso necessario procedere talvolta ad aggiustamenti ed adeguamenti alla luce del mutato contesto legislativo ed anche del tempo trascorso dalle precedenti regole.
L'Assemblea ha discusso di due importanti regolamenti: l'uno sulla formazione continua e l'altro sulle commissioni di disciplina.
Entrambi i regolamenti si trovano in una fase molto avanzata; in particolare, i testi concordati sono stati inviati per il necessario parere dei Ministeri vigilanti, il dicastero del Lavoro e quello della Giustizia, per poi giungere l'apposita delibera del Consiglio nazionale.
Sulle nuove modalità di gestione dei procedimenti disciplinari attraverso gli istituendi consigli di disciplina, le nuove procedure prevedono che le azioni nei confronti degli iscritti non verranno più svolte dai consigli provinciali, ma dai citati consigli di disciplina che saranno collocati a livello territoriale, ma saranno composti da soggetti diversi dai dirigenti degli ordini provinciali. Dunque, la novità sarà la netta separazione di funzioni tra Ordini provinciali e Consigli di disciplina.
Per quanto concerne il nuovo regolamento sulla formazione continua, viene confermato il periodo biennale di valutazione ed il numero di crediti necessari per la regolarità.
La novità è invece costituita dall'introduziond del cd. debito formativo nel biennio di valutazione, ovvero la possibilità di recupero nel biennio successivo, fino ad un massimo di nove crediti.
Risulta poi elevata al 40% la quota di crediti conseguibili nella modalità e-learning.
In ossequio alle previsioni dell'articolo 7 del D.P.R.137/2012, è stata eliminata la possibilità di richiedere l'esonero, mentre sarà possibile in casi eccezionali richiedere la sospensione degli obblighi.